GOMITO DEL TENNISTA O EPICONDILITE: CAUSE, SINTOMI E RIMEDI

Il gomito del tennista o scientificamente chiamato Epicondilite è degenerativo se non si tratta nel modo giusto senza far passare troppo tempo. Quindi se iniziate ad avere problemi al gomito non lasciate correre e andate subito dal vostro medico. La fascia di età che colpisce il gomito del tennista è quella fra i 30 ed i 50.

LE CAUSE DEL GOMITO DEL TENNISTA:

L’uso costante sotto sforzo è una delle cause di questa malattia. Ripetere lo stesso movimento per tanto tempo logora la parte interessata causando l’Epicondilite.

In genere le categorie colpite da questo disturbo sono, oltre agli sportivi ( tennisti, schermitori, golfisti ecc…ecc ) anche i lavoratori ( sarti, muratori, cuochi, pittori ecc…ecc ).

Questi infatti per necessità usano frequentemente le articolazioni del braccio. Non è necessario un grande sforzo per causare l’Epicondilite, come per esempio chi usa il mouse di frequente può avere lo stesso problema.

L’Epicondilite si presenta con un dolore al gomito che si può espandere a polso e mano.
La visita medica specializzata è d’obbligo per avere un quadro completo della situazione. Il medico palperà la parte dolorante per verificare che sia effettivamente il gomito del tennista.

Ma avrà bisogno anche di una radiografia e di un’ecografia per averne la totale certezza.

RIMEDI CONTRO IL GOMITO DEL TENNISTA:

Impacchi freddi: per limitare l’infiammazione e calmare il dolore è possibile fare impacchi freddi per almeno 10 minuti più volte al giorno.

Riposare: L’eccessivo movimento ha causato il problema e per risolverlo è necessario tenere a riposo la parte interessata. Quindi evitare di fare il movimento incriminato.

Farmaci: gli antidolorifici sono utili nel caso il dolore sia forte ed insopportabile. Uniti a tutori specifici aiutano la guarigione.

Ultrasuoni in acqua, ionoforesi o laserterapia possono aiutare sia per il dolore che per l’infiammazione.
In alternativa e solo se il gomito del tennista è particolarmente grave si può intervenire chirurgicamente asportando il tendine difettoso o distaccandolo solamente.