All’inizio della pandemia la Cina ha ritardato a dare informazioni

Tra chi accusa la Cina di aver ritardato a rilasciare le informazioni sui contagi da Coronavirus nella prima fase della pandemia, al primo posto figura Trump. Ma nella schiera degli accusatori si trova anche l’Organizzazione mondiale della sanità come ribadito dall’Associated Press.

Secondo la consultazione diretta di materiale audio e documenti interni dell’Oms emerge un retroscena dubbio. Infatti diversi funzionari dell’Oms si sarebbero lamentati in privato della Cina, mentre in pubblico si spendevano in apprezzamenti verso Pechino.

In base a quanto riportato dall’Ap, dietro a quelle lodi si celava un appello al governo cinese invitandolo a collaborare. In pratica, si chiedeva una maggiore condivisione di dati sui contagi in Cina.

Questo scenario è in contrasto con le dichiarazioni del presidente cinese Xi Jinping che ha definito l’operato della Cina tempestivo e trasparente. Ma allo stesso tempo tali informazioni cozzano con il punto di vista del presidente statunitense che ha accusato l’Oms di essere “sino-centrica”.

Così l’Oms si è guadagnata delle nuove critiche a causa della sua non chiarezze e trasparenza su tale tema. Apertamente l’Oms non ha mai accusato la Cina e si pensa che questa sia stata una tattica. Forse per non esasperare i funzionari di Pechino ed ottenere informazioni sulla pandemia e sui pazienti.

La posizione non chiara dell’Oms sull’esordio della pandemia in Cina

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Anche se alcuni segni di insoddisfazione, l’Oms li aveva già mostrati durante la seconda settimana di gennaio. Proprio prima che si registrasse il picco dei casi a Wuhan lo scorso 20 gennaio. In quella circostanza il direttore delle emergenze dell’Oms, Michael Ryan, aveva sottolineato che la Cina non stava collaborando.

Quindi era necessario invitare Pechino ad una maggiore trasparenza e disponibilità. Tra coloro che hanno avuto da ridire nei confronti di alcune posizioni dell’Oms figura anche Anthony Fauci. Di fatto, l’immunologo membro della task force della Casa Bianca sul Covid-19 ha dichiarato:

“Dal punto di vista medico certo l’Oms non è un’istituzione perfetta. Ha molte debolezze e fa degli errori, ma il mondo ne ha bisogno e ha una grande valore anche se non è perfetta”.

Inoltre Anthony Fauci ha precisato: “Gli italiani, così come gli americani, hanno riconosciuto che ha fatto alcuni sbagli, ma credo che, se la scelta deve essere tra avere o non avere l’Oms, non ho dubbi, dobbiamo avere l’Oms”.