Capelli rossi, scienza svela: dovuti a variante genetica

Perché i capelli rossi sono così diffusi in Gran Bretagna? A quanto pare esisterebbe una stretta relazione tra cielo grigio e nuvoloso e la variante genetica da cui dipende la trasmissione del fattore ereditario, che determina la chioma fulva. Infatti, non a caso, la maggiore concentrazione di soggetti dai capelli rossi si registra in quelle nazioni caratterizzate da un clima incline alle nuvole ed alla pioggia.

A tale conclusione è giunto un progetto specializzato nello studio genetico di alcune variabili ereditarie. Si fa riferimento alla BritainsDNA che ha esaminato nello specifico il DNA di 4mila casi di rutilismo. Con il termine rutilismo (eritrismo) si identificano i geni che determinano la chioma rossa: un tratto che si trasmette come carattere recessivo. In totale si contano 40 varianti, di cui solo 6 generano i capelli fulvi.

Si tratta di un gene recessivo quindi un bambino nascerà con i capelli rossi se eredita almeno 2 di questi geni. Ovvero uno da ciascun genitore. Inoltre, il gene della chioma rossa si può trasmettere anche se i due genitori non hanno i capelli di questo colore, ma sono portatori del gene.

Ma anche se uno dei due genitori ha i capelli rossi e l’altro è portatore del gene. Più precisamente in tal caso, le probabilità di avere un figlio con la chioma fulva sono del 50%. Quindi la trasmissione di questo carattere come patrimonio genetico risulta davvero difficile. In più si verificano spesso salti generazionali di tale carattere ereditario.

Capelli rossi: progetto BritainsDNA

La difficoltà a tramandare questo carattere si evince dal problematico percorso che deve intraprendere il gene che imprime tale tratto fisico. Così lo studio condotto, ha rivelato che i capelli rossi rappresentano una risposta di tipo fisiologico ad uno specifico clima ancestrale.

Attualmente la percentuale del rutilismo a livello mondiale si stima attorno al 2-6%. Con localizzazione soprattutto nel Nordeuropea, con una maggiore incidenza in Gran Bretagna, o meglio in Scozia ed in Irlanda. In particolare in queste nazioni si stima che la chioma fulva rappresenta il 10-13% della popolazione. In base ai dati raccolti dal progetto BritainsDNA è possibile evidenziare molti casi di portatori di questo carattere soprattutto in Irlanda: quasi una persona su due.

Per spiegare tale conclusione si è fatto riferimento alle condizioni climatiche. Così si è esaminato come dato influente la scarsità della luce solare in Gran Bretagna. Si è notato che le ore di luce giornaliere sono in media 3,1 in Scozia dove la chioma rossa è un tratto fisico comune.

Alistair Moffat, uno dei fondatori del BritainsDNA project e rettore della St Andrews University, ha posto l’attenzione sulla vitamina D. Proprio questo nutriente essenziale, che la pelle sintetizza in seguito all’esposizione ai raggi solari, è responsabile della pelle chiara e del rutilismo.

Ciò spiega il motivo per cui nella nuvolosa Gran Bretagna siano comuni i capelli rossi nella popolazione. In più, lo studio ritiene che il rutilismo abbia origini da una mutazione genetica che si è verificata in alcune popolazioni nordiche circa 20.000 anni fa. In seguito ad un cambiamento climatico che ha spinto ad instaurare come meccanismo di difesa, per favorire la sintesi di vitamina D, tale tratto fisico.