Dieta Dukan: ecco perchè così sconsigliata

Iniziamo immediatamente col dire che questo tipo di dieta è sconsigliato da moltissime istituzioni mediche e della nutrizione, pertanto, vi invitiamo a prendere le seguenti informazioni meramente a scopo informativo e non intraprendere nessun percorso del genere. Pierre Dukan è un ex medico di origini francesi che si fece radiare dall’albo prima di inziare a proporre una tale alimentazione, probabilmente in via preventiva.

Pensate che egli si spinse a tal punto da ideare una proposta anti-obesità e presentarla al Presidente della Repubblica; essa consisteva nel cercare di premiare gli universitari con più crediti a seconda di quanto maggiore sarebbe stata la vicinanza con il loro peso forma. La dieta che propone, inoltre, ha una sfilza assai ben articolata di possibili effetti collaterali e ben pochi vantaggi di cui usufruire. Tuttavia, qui di seguito, ne analizzeremo i cardini principali e vedremo quali, secondo l’ex medico sono le regole fondamentali. 

Dieta Dukan: come funziona

La prima cosa da specificare, è che in questo modo di alimentarsi non esiste nessun calcolo delle porzioni e l’apporto calorico non è minimamente calcolato. Contrariamente a quello che molte altre diete propongono ed incentivano, inoltre, qui non ricorre nessun deficit calorico, e dunque non è importante che il quantitativo di calorie assunte durante la giornata sia minore rispetto a quelle consumate. In questo modo, proponendo una libertà del calcolo e consumo delle porzioni, si ha un approccio diverso rispetto a tutte quelle diete in cui dipendiamo eccessivamente dal pesare gli alimenti.

Il concetto base, comunque, si fonda sulla regressione alimentare, ovvero una dieta che consiste nel ripristino dell’alimentazione che, ipoteticamente, fu intrapresa dagli uomini primitivi, cacciatori e agricoltori. Per questa ragione, il consumo di cibi che hanno una prevalenza di proteine è uno dei punti cardine e da incentivare rispetto a quelli che ne contengono di meno. Per rendere il più chiaro possibile il suo metodo, inoltre, questo ex medico sintetizzò personalmente una lista di 100 cibi di cui 72 di origine animale e 28 vegetale. In più, decise di stabilire un percorso in 4 fasi ben precise e con indicazioni diverse per ciascuna; vediamo.

Prima fase

La prima fase prende il nome di “fase d’attacco”, dedita a motivare il soggetto in quanto, seguendo le istruzioni, nella prima settimana il calo di peso va da 1,5 fino ai 4 Kg. La durata, va dai 2 ai 7 giorni e questi dipendono dal quantitativo di Kg da perdere. Durante questa prima fase, è concesso solo il consumo di 72 alimenti a base di proteine e nient’altro; in questo modo, il corpo, vedendosi mancare gli zuccheri provenienti dai carboidrati, sarà costretto a ricavare l’energia necessaria per le azioni quotidiane dalle scorte di grasso; una smilitudine con la dieta chetogenica.

In questa prima fase, inoltre, si includono anche 20 minuti di attività fisica e 1 cucchiaio e mezzo di crusca d’avena al giorno, per assumere un quantitativo di fibre. Un’importante indicazione, inoltre, è quella del divieto di utilizzare l’olio d’oliva per condire i cibi; bensì solo aceto, sale, spezie ed erbe aromatiche. Si contempla, inoltre, anche l’utilizzo di integratori multivitaminici vista l’assenza totale di frutta e verdura.

Seconda fase

La seconda fase, è quella che prevede l’incremento dei 28 cibi di origine vegetale; dunque insieme alle 72 proteine si può giovare anche di molte verdure; cionostante non sono ammesse le patate. Questa parte della dieta prende il nome di “fase crociera”, qui, infatti, si raggiunge una comodità maggiore nello scegliere gli alimenti, e si arriva al numero totale di possibilità che rimarranno per sempre (100 cibi). Questa, rispetto a tutte, è la fase più lunga perchè termina nel momento in cui si è raggiunto il peso ottimale, si sintetizza in circa 7gg per ogni Kg da perdere. In questa fase, inoltre, i minuti di attività fisica diventano 30 ed i cucchiai di avena al giorno 2.

Terza fase

Arriviamo così alla terza fase; quella di consolidamento, ovvero quella che dovrebbe impedirci di riprendere immediatamente tutti i Kg persi con effetto yo-yo. In questa parte della dieta è concesso reintrodurre cibi più energetici e gustosi, ed il giusto peso si conserva grazie al giovedì, giorno in cui è possibile nutrirsi solo con proteine pure. Questa fase, dura 10 giorni per ogni Kg perso e qui è possibile aggiungere frutta, pane integrale, farinacei, una porzione di formaggio al giorno ed un pasto ricco a settimana. L’attività fisica scende a 25 minuti al giorno ed i cucchiai di avena diventano 2 e mezzo. 

Quarta fase

L’ultima fase, quella di stabilizzazione, secondo il medico sarà efficace solo se le fasi precedenti sono state seguite alla lettera, solo in questo modo non si riprenderà il peso perso. L’alimentazione, dunque, nell’ultima fase diventa libera e segue solo 3 punti cardine principali: 20 minuti di attività fisica al giorno, 3 cucchiai di avena al giorno ed alimentarsi con sole proteine pure il giovedì.

In conclusione, è chiaro che i vantaggi siano stati riscontrati, altrimenti di certo non si chiamerebbe dieta. In più, quello che tra tutti rappresenta il migliore dei pro, è che il paziente ha la possibilità di consultare un portale virtuale in cui può giovare di un “appartamento dimagrante” in cui ha la possibilità di ricevere un coach virtuale, un consulto sempre disponibile dei 100 alimenti concessi, ricette adeguate a questo modo di nutrirsi e vari consigli utili al fine di portare avanti la dieta.

Tra le controindicazioni, infine, ci sono una valanga di fattori come la troppa poca frutta e verdura, l’eccesso di proteine, ed uno sbilancio generale nel creare le porzioni. A seguire troviamo una carenza di carboidrati, di vitamine, di molecole lipidiche, una restrizione eccessiva nella scelta dei cibi, un dimagrimento iniziale troppo alto e l’insostenibilità nel lungo termine. Questa dieta, infatti, studiata proprio come alternativa a tutte le altre diete che siamo abituati a conoscere, si dimostra restrittiva a tal punto da rivelarsi anche peggio. Per queste ragioni, qualora abbiate pensato di intraprendere un percorso simile, desistete e prediligete, invece, la vecchia e cara dieta mediterranea, ottima per dimagrire in modo accurato e soprattutto, salutare.