La sindrome del colon irritabile, erroneamente chiamata colite, è un insieme di disfunzioni intestinali accomunate da fastidio/dolore in tutto l’addome. Essa non è una vera e proprio malattia (definita, infatti, sindrome), interessa la porzione finale dell’intestino crasso (colon) e colpisce principalmente le donne. Chi soffre di questo disturbo subisce disordini intestinali a carico delle feci con alternanza di stitichezza e diarrea, che spesso si associa a meteorismo, gonfiore addominale, crampi, cefalea, stati d’ansia e depressione. Diversi studi hanno dimostrato come l’alimentazione svolga un ruolo importante per poter alleviare i disturbi o rendere la sindrome addirittura asintomatica, ma non è del tutto certo, così come risultano ancora sconosciute le cause che portino all’insorgenza di tale problema.
Sintomi generali e dieta
La sindrome del colon irritabile può definirsi tale solo in presenza di dolori addominali frequenti, intesi come minimo un giorno a settimana negli ultimi 3 mesi, ed associati ad almeno una delle seguenti condizioni:
- defecazione;
- modifica della frequenza di defecazione (diarrea o stipsi);
- modifica della consistenza delle feci (liquide/dure/caprine).
Quindi, se i dolori addominali sono associati a due o tutte delle suddette condizioni per almeno 3 mesi, si può parlare di sindrome del colon irritabile. Tra gli altri sintomi più diffusi abbiamo sonnolenza, mal di schiena, nausea e disturbi urinari.
Ma parliamo adesso di alimentazione, in modo da fare chiarezza; partiremo dalle categorie di alimenti da evitare. È sconsigliata l’assunzione di mannitolo, sorbitolo e altri dolcificanti, inclusi quelli di confetti e gomme da masticare. Non consentiti anche superalcolici e alcolici leggeri come vino e birra, nonché bevande contenenti caffeina come tè, caffè, coca cola ed energy drink, quindi anche bevande gassate in generale. Altri alimenti da evitare sono, poi, condimenti grassi come burro o panna, insaccati, salse come ketchup e maionese, alimenti precotti, spezie piccanti come pepe e peperoncino, brodo di carne e dadi, dolci come torte e gelati, e fibre della crusca.
Ci sono anche alimenti consentiti con moderazione come legumi, frutta come banane, prugne e albicocche, latte, verdure che producono gas come broccoli e cavoli, alimenti integrali.
Arriviamo, infine, agli alimenti consigliati per ridurre i sintomi del colon irritabile.
- Acqua; è consigliato bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, meglio se oligominerale naturale;
- Pasta, pane, cracker, riso e derivati, preferibilmente orzo, segale, avena e grano intero bianco;
- Pesce, almeno tre volte a settimana, cotto al vapore, alla griglia, al forno purché senza frittura;
- Carne, preferibilmente tagli magri di vitello, manzo, carni bianche, maiale e cavallo evitando fritture;
- Latticini freschi;
- Formaggi stagionati;
- Frutta, meglio con la buccia se ben lavata;
- Verdure ricche di fibra grezza come lattuga, carciofi e bieta.
Per quanto riguarda i tratti comportamentali, qualche piccolo consiglio può essere quello di praticare attività fisica, non fumare, mangiare lentamente, evitare lo stile di vita sedentario, leggere le etichette dei prodotti per tenere sotto controllo i grassi, ed infine evitare di trascurarsi e mantenere sempre un atteggiamento positivo.