Dieta per trigliceridi alti: ecco cosa mangiare

Molto spesso, dopo un esame del sangue, sentiamo parlare di trigliceridi alti e ci chiediamo cosa essi siano. Si tratta di una vera e propria forma di grasso, e il loro valore rappresenta la quantità di lipidi nel nostro organismo, posto in cui sono immagazzinati, come riserva di energia, nel tessuto adiposo. Per il nostro bene, è opportuno mantenere i livelli di trigliceridi bassi al fine di evitare problemi cardiovascolari e malattie a carico del pancreas e del fegato. Se, a seguito degli esami, il valore dei trigliceridi è superiore a 199mg/dl, allora si può parlare di ipertrigliceridemia. L’ideale è mantenere tale valore nella norma, quindi con una concentrazione sanguigna inferiore a 150mg/dl.

Le cause principali dell’innalzamento dei trigliceridi sono la cattiva alimentazione e la vita sedentaria, cioè l’assimilare di più di quello che si consuma, ciononostante, può anche derivare da fattori genetici. Ci sono anche altri fattori che portano a ipertrigliceridemia, come l’abuso di alcol, la gravidanza e l’assunzione di farmaci.

Ma come possiamo, quindi, abbassare o prevenire questi trigliceridi alti? Come già detto, la causa principale riguarda una dieta inadeguata e l’assunzione di calorie in eccesso o grassi ritenuti cattivi. Sono, pertanto, da evitare grassi animali saturi che andranno ad innalzare tale valore, in favore dei grassi monoinsaturi, come l’olio d’oliva (grasso buono per eccellenza) e di grassi polinsaturi, come pesce e frutta secca, che avranno l’effetto opposto.

Per una dieta mirata ad abbassare i trigliceridi nel nostro organismo, quindi, è consigliato mangiare:

  • pesce di tutti i tipi, almeno tre volte a settimana, preferibilmente pesce azzurro;
  • pane, pasta, riso e altri cereali integrali;
  • affettati come prosciutto, bresaola, speck, fesa di pollo/tacchino non più di 2 volte a settimana;
  • legumi, in qualità di secondo piatto, almeno 2-4 volte a settimana;
  • latte e yogurt scremati;
  • formaggi freschi o stagionati a basso contenuto di grassi e in quantità limitata;
  • verdura, cruda e cotta, in porzioni abbondanti;
  • carne, rossa e bianca, preferibilmente tagli magri e priva del grasso visibile;
  • acqua, minimo 1,5 litri al giorno, comprese tisane e tè senza zucchero.

Questo tipo di alimentazione, associato ad uno stile di vita attivo e attività fisica regolare, farà scendere il valore dei trigliceridi fino a quelli considerati nella norma, al fine di evitare ripercussioni spesso gravi.