FUMO PASSIVO, IL RISCHIO ZERO NON ESISTE

.Spesso si è creduto che il fumo passivo non fosse assolutamente rischioso. Ma ora diversi studi dimostrano che il rischio zero non esiste affatto, nemmeno nel caso del fumo passivo.

Il fumo espone al rischio di un significativo aumento di incidenza delle patologie cardiovascolari. Ma anche cerebrovascolari e tumorali.

Il rapporto The Health Consequences of Involuntary Exposure to Tobacco Smoke ha dimostrato che esporsi al fumo passivo può portare rischi e gravi conseguenze. Quasi come fumare direttamente tabacco.

La probabilità di sviluppare tumore ai polmoni o patologie cardiovascolari aumenta del 20-30% per coloro che non sono fumatori ma che sono esposti, per un motivo o per l’altro, al fumo passivo.

Michael Leavitt, segretario del dipartimento della Salute americano, ha dichiarato che questo studio è un grande campanello d’allarme sia per coloro che fumano, sia per coloro che non lo fanno.

Dimostra infatti che le sigarette possono essere un rischio molto grave per la salute (“portano malattie e morte”). Ma allo stesso tempo possono rappresentare un pericolo anche per chi non fuma.

Questo è un problema gravissimo. Perché significa che i fumatori possono esporre indirettamente a rischi seri chi invece non vuole fumare. Magari per preservare la propria salute.

Il fumo passivo non porta solo problemi cardiaci o altro, ma anche problemi respiratori. Aumenta il rischio di morte cardiaca improvvisa negli adulti o della sindrome della morte in culla nei più piccoli. Oltre a favorire l’insorgenza di attacchi d’asma che se sono molto gravi possono essere anche letali.

L’esposizione al fumo passivo, secondo lo studio, può essere facilmente evitabile. E deve assolutamente essere evitata soprattutto da coloro che già presentano patologie come quelle respiratorie.

E’ fondamentale frequentare ambienti smoke free o cercare di far rispettare sempre i cartelli in cui si chiede di non fumare. Serve perciò combattere questo problema, che aumenta il rischio di morti premature.