I guariti dal Covid non corrono il rischio di ammalarsi di nuovo

Recenti studi hanno evidenziato che i pazienti guariti dal Covid sarebbero immuni, quindi non rischiano di ammalarsi di nuovo. A negare la riesposizione al patogeno dei soggetti che hanno già contratto l’infezione lo rivela uno studio sui macachi. Si tratta dell’indagine svolta dai ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC) di Boston. La ricerca in seguito è stata pubblicata sulla rivista Science.

Il professor Dan H. Barouch, direttore del Center for Virology and Vaccine Research presso BIDMC, primo firmatario della pubblicazione, ha dichiarato: “Le nostre scoperte fanno ben sperare, una conferma sarà possibile solo con lo sviluppo di vaccini Covid-19”.

Per arrivare a tale conclusione, il team di ricerca ha svolto due differenti studi sui macachi. Per verificare l’efficacia di 6 vaccini DNA candidati contro il virus. Al termine si hanno avuto dei risultati soddisfacenti.

Nel corso del primo studio è emerso che sei vaccini DNA candidati sono in grado di indurre risposte anticorpali che inibiscono il Sars-CoV-2 nei macachi. I ricercatori infatti hanno immunizzato 25 macachi rhesus adulti con i vaccini sperimentali. Invece 10 animali si sono esclusi dalla profilassi. In seguito, il campione completo dei 35 macachi ha subito l’esposizione al patogeno virale per tre settimane.

Durante i test di follow-up è emerso che le cariche virali più basse si sono registrate nei macachi vaccinati rispetto al gruppo che era stato escluso. In più si è evidenziato che 8 dei 25 vaccinati non hanno mostrato alcuna traccia del virus. Invece gli altri 17 esemplari hanno evidenziato delle cariche virali molto basse.

I guariti dal Covid sarebbero immuni alla riesposizione al patogeno

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Passando poi al secondo studio, grazie a questo test si è rilevato che i macachi guariti dal Covid avevano sviluppato un’immunità protettiva naturale contro la reinfezione. Un esito raggiunto dopo aver esposto 9 macachi adulti al virus SARS-CoV-2. In questo modo il team di ricerca ha controllato i livelli virali nel periodo di guarigione.

Questi animali oltre ad aver recuperato gli anticorpi contro il virus li ha anche prodotti. A distanza di un mese dall’infezione iniziale, gli studiosi hanno di nuovo esposto il campione al virus. Si è desunto che gli animali hanno riportato una protezione quasi completa contro il Covid.

Grazie ai due test si sono raccolti dei dati utili che sottolineano che i pazienti guariti dall’infezione virale potrebbero sviluppare un tipo di immunità naturale contro il Covid. In presenza di cariche virali più basse si avrebbe poi una risposta anticorpale più alta.

In base ai risultati degli studi eseguiti sui macachi è emerso che i prototipi di vaccini sono efficaci contro l’infezione da SARS-CoV-2. Inoltre sono capaci di avviare una protezione nei confronti di una seconda riesposizione. Per avvalorare questi risultati serviranno altre ricerche capaci di accertare la durata della protezione. Si dovrà anche formulare un vaccino SARS-CoV-2 efficace per l’uomo.