INFARTO INTESTINALE: LE CAUSE, I SINTOMI E LE CURE

L’infarto intestinale, altrimenti definito colite ischemica, è una patologia seria caratterizzata dall’improvviso mancato afflusso di sangue ad una parte dell’intestino. In alcuni casi il sangue può mancare in tutto l’intestino. Esistono comunque diversi tipi di infarto intestinale.

In base alla parte dell’intestino che subisce il blocco del flusso sanguigno, varia la tipologia di infarto intestinale da cui si può essere affetti. Uno dei tipi più frequenti di infarto intestinale è l’ischemia colica.

Che si manifesta colpendo tutto il colon oppure soltanto una sua parte. Come abbiamo detto, è molto comune e tende a colpire soprattutto gli uomini oltre i settant’anni.

Il secondo tipo è invece l’ischemia mesenterica, tipico delle arterie che circolano nell’intestino tenue. La localizzazione è di conseguenza differente.

La mesenterica può insorgere in maniera acuta, cioè all’improvviso e peggiorando rapidamente. Oppure in maniera cronica, ossia con uno sviluppo lento ed anche graduale.

Il terzo tipo è la trombosi venosa mesenterica. In questo caso sono le vene dell’intestino ad essere colpite, che garantiscono in tutto l’intestino la circolazione del sangue.

Le manifestazioni di questa patologia sono molteplici ed in alcuni casi, malgrado la sua gravità, l’infarto intestinale può essere asintomatico.

Ciò però avviene spesso quando il mancato afflusso è solamente parziale. Esistono cause occlusive, come ad esempio i tumori. E cause non occlusive come le aritmie, l’ipertensione e l’ipotensione.

Il forte dolore all’addome, il senso di nausea e vomito, la diarrea o la forte stitichezza possono essere tutti sintomi di infarto intestinale.

La diagnosi tempestiva è fondamentale per salvare la vita del paziente, che viene spesso messa a grave repentaglio da questa condizione. Si possono svolgere esami ematochimici indagando anche sulla troponina, ma anche tac, angio-tac ed ecografie.

La terapia può essere antibiotica in alcuni casi. Ma anche anticoagulante ed antiaggregante. Non sottovalutiamo mai i sintomi e rivolgiamoci tempestivamente al pronto soccorso in caso di grave peggioramento.

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