LA MANIPOLAZIONE EMOTIVA, COSA E’ E COME FUNZIONA

Potremmo essere anche noi stessi a cadere nella manipolazione emotiva nei confronti di altre persone. E questo senza neanche rendercene conto. In genere sono i narcisisti che hanno le capacità maggiori per mettere in atto la manipolazione emotiva. Ma anche chi le persone incerte e deboli possono arrivare a manipolare gli altri proprio attraverso queste caratteristiche.

In genere i manipolatori manifestano arroganza, aggressività e criticano spesso l’altro. Ma non è detto che non ci siano persone che riescono a farlo senza neanche che l’altro se ne renda conto. Nel secondo caso è difficile anche difendersi da certi atteggiamenti.

La manipolazione emotiva può essere di tre tipi:

OCCASIONALE: cioè senza premeditazione o desiderio. Inconsapevolmente una persona manipola l’altra attraverso alcuni pensieri. Questa è quella meno preoccupante in quanto non volontaria.

FREQUENTE: nella relazione è il modo principale di comunicare.

COSTANTE: quando l’unico modo di gestire la relazione, che siamo di amore, di amicizia o familiare è impostata esclusivamente sulla manipolazione dell’altro.

Chi è succube di un manipolatore vive la relazione con ansia e si sente a disagio. Questo, a lungo termine, causa disagi psicologici ed emotivi tanto da avere conseguenze a dir poco devastanti.

COME FUNZIONA LA MANIPOLAZIONE EMOTIVA

PRIMA FASE: cosa stai dicendo?

Nella prima fase questa arriva sotto forma di litigio, discussione che turba l’altro ma che resta nei limiti. Questo lascia dubbi ed incertezze dopo la discussione che vi porta a moderare il vostro comportamento nei suoi confronti. E’ importante confrontarsi con chi abbiamo di fronte per non passare ad una fase successiva e più pericolosa.

SECONDA FASE: dare ragione al manipolatore.

Chi è soggetto a manipolazione emotiva arriva a pensare che il manipolatore abbia ragione. Riesce ad inculcare nell’interlocutore le sue ragioni fino a portarlo a crederci e dubitare di se stesso. Questo rende fragili, stanchi, ma questo è solo l’inizio. Arriverà a difendere la persona in questione davanti agli altri cercando di convincerli che la ragione è sua.

TERZA FASE: la colpa è mia.

La manipolazione emotiva alla terza fase porta la vittima a sentirsi in colpa a tal punto che non riesce piu’ a prendere decisioni senza l’approvazione del manipolatore. Tutto ciò che dice e che fa è giusto e non si discute. Questo porta ad una repressione della propria personalità diventando ciò che vuole il carnefice. Questa fase porta spesso a sintomi come stanchezza, apatia, tristezza fino alla vera a propria depressione.