Orticaria solare: cause, sintomi e rimedi

Una particolare reazione della pelle alla luce, sia solare che artificiale, è responsabile dell’orticaria solare. Per la diretta esposizione alla luce, nelle cellule della pelle affette da tale condizione si verifica il rilascio di alcune sostanze chimiche. Tra cui l’istamina che causa l’apertura dei vasi sanguigni e la formazione di un fluido. Questo si accumula nella pelle e provoca la genesi del prurito in associazione ad altri sintomi.

A distanza di poco tempo dall’esposizione alla luce tendono a comparire sulla pelle delle macchie rosse. In alcuni casi queste lesioni si gonfiano. L’eziologia certa della reazione cutanea non è ancora nota. Quindi manca una spiegazione scientifica al fenomeno dell’orticaria solare.

Si ipotizza che si tratti di una reazione chimica che avviene nella pelle dopo il contatto della pelle alla luce. Ne segue così la formazione di una reazione allergica che si manifesta come orticaria.

Il fenomeno colpisce con maggiore incidenza i soggetti che assumono aspirina o farmaci simili alla morfina, oppure che sono esposti ad una specifica sostanza chimica. In tal caso basta solo evitare queste sostanze prima di esporsi al sole.

Orticaria solare come si tratta

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Quando non si conosce la causa scatenante si possono seguire delle terapie ad hoc. I soggetti che hanno di frequente degli episodi di orticaria solare si curano con farmaci antistaminici. Il medico può prescriverli per ridurre in modo parziale i sintomi. Con una riduzione pari al 60% dei pazienti.

Inoltre i farmaci antistaminici sono usati per prevenire il fenomeno cutaneo. Talvolta i soggetti assumono farmaci che deprimono il sistema immunitario. Ad esempio il prednisolone oppure la ciclosporina. L’uso di queste terapie è consigliata solo ai pazienti in condizioni e gravi. Infatti si tratta di presidi medici che prevedono alcuni effetti collaterali da non sottovalutare.

Tra le altre cure previste in caso di orticaria solare si propone la fototerapia che crea un ispessimento della pelle. Così si aumenta la capacità del soggetto a sopportare l’esposizione alla luce. Questa terapia si esegue per un ciclo di 15 sedute. Che hanno di solito una cadenza di 3-5 volte a settimana.

Invece la plasmaferesi indicata come trattamento per tale condizione consiste nel rimuovere una parte del plasma del sangue del soggetto. Si usa un apparecchio specifico, dopo i globuli rossi ripuliti si rimettono in circolo. Ma la tecnica di plasmaferesi è ancora in fase di sperimentazione. Di fatto si stanno valutando i suoi effetti. Anche se consentirebbe di eliminare dei fattori determinanti che scatenano l’orticaria solare.