PASTA AL DENTE O BEN COTTA? ECCO GLI EFFETTI SULLA SALUTE

In Italia la pasta è la regina indiscussa delle ricette più importanti. Inoltre la maggior parte della popolazione mangia una volta al giorno la famosa pastasciutta, non rinunciando mai nemmeno durante la dieta.

È un pasto semplice ma estremamente gustoso. Però c’è sempre un dilemma: pasta al dente o ben cotta?

Per rispondere alla domanda sulla pasta al dente o ben cotta bisogna innanzitutto comprendere cosa stiamo cercando di capire. In effetti per la salute si tratta di due cose molto diverse ed anche per la digestione.

Tutto il resto è questione di gusto e non esiste una ricetta ufficiale che chieda che la pasta venga fatta cuocere bene o che sia mantenuta al dente.

Pasta al dente o ben cotta?

La scienza dice che la pasta scotta si toglie dall’acqua quando l’amido si è già disperso in acqua, e questo porta ad un rilascio maggiore di glutine.

Questo vuol dire poco in quanto la proteina del glutine è già normalmente presente nella pasta, ma in caso di lunga cottura i granuli di amido si idratano eccessivamente disperdendosi.

Chiaramente con la pasta al dente avviene l’esatto contrario. Ne consegue che la pasta scotta non è solo poco apprezzabile dal punto di vista estetico e del gusto, ma anche digestivo. Inoltre è sconsigliata per coloro che per ragioni dietetiche vogliono assumere meno glutine.

Per rispondere definitivamente alla domanda sulla pasta al dente o ben cotta, bisogna però tenere in considerazione che quando si parla di pasta al dente non ci si riferisce ad una pasta quasi cruda.

La pasta al dente deve essere una giusta via di mezzo ed una cottura esatta, quindi non deve mai essere eccessivamente cruda. Anche in questo caso altrimenti sarebbe poco digeribile.

Quindi dal punto di vista della salute uno degli storici dibattiti sulla pasta è chiuso!