Perdite vaginali marroni: le principali cause

Gli episodi di spotting ossia di perdite vaginali sono fisiologiche e non sono preoccupanti, anche se è bene prestare attenzione ad eventuali perdite vaginali marroni. Come anche a quelle dal colore e dalla consistenza anomala. Poiché si potrebbe trattare di un sintomo che segnala una possibile malattia.

In presenza di spotting dal colore marrone è bene parlarne con il proprio ginecologo. In modo da individuare la vera causa. E poi intervenire con delle cure adeguate. Queste perdite ematiche di colore più scuro in genere sono di una quantità scarsa. Quindi non generano un vero flusso. In pratica si verificano quando il sangue resta più tempo in vagina. Finendo per ossidarsi.

Si tratta per lo più di perdite di sangue di origine mestruale. Che compaiono di fatto prima delle mestruazioni. In alcuni casi lo spotting si evidenzia tra un ciclo e l’altro. Anche dopo l’avvenuto impianto dell’ovulo fecondato, all’inizio della gravidanza, si rintracciano delle macchie ematiche. In ogni caso è importante identificare le cause di tali sanguinamenti.

Talvolta le perdite ematiche scure possono rintracciarsi in periodi stressanti. Ma anche se la donna è sottoposta ad eccessiva stanchezza, ansia, tensione. Queste forme di malessere influenzano l’attività dell’ipotalamo. Il quale regola, tra i suoi tanti compiti, anche il ciclo mestruale. Come conseguenza può comparire lo spotting.

Un altro fattore che provoca le perdite vaginali marroni è la dieta. Infatti le donne più colpite sono quelle che hanno dei disturbi alimentari quali: l’anoressia, la bulimia, l’obesità. Un regime alimentare non corretto influisce sulla salute di tutto l’organismo.

In particolare, i deficit nutrizionali causano delle alterazioni del ciclo mestruale. Di fatto, le donne con disturbi alimentari possono essere colpite da amenorrea. Ma possono anche avere delle periodiche perdite marroni.

Perdite vaginali marroni possono segnalare condizioni patologiche

Talvolta la comparsa delle perdite ematiche può presentarsi in corrispondenza dell’ovulazione. È bene indagare la condizione. In quanto il sanguinamento uterino in prossimità della fase ovulatoria potrebbe indicare uno squilibrio ormonale. Tale condizione potrebbe dipendere da uno sfaldamento dell’endometrio. Un’altra causa delle perdite ematiche durante l’ovulazione può essere una patologia. Che a sua volta determina un cattivo funzionamento delle ovaie.

Lo spotting può dipendere dall’uso di contraccettivi ormonali. Tra i quali: la pillola, l’anello, il cerotto. Si possono notare degli effetti dovuti all’assunzione di ormoni estrogeni e progestinici. Di solito le perdite si hanno nei primi mesi di assunzione dei contraccettivi ormonali.

Perché il dosaggio continuo di estrogeno e di progesterone rende l’endometrio meno stabile. Così si evidenziano dei sanguinamenti anomali. Dopo qualche mese di adattamento il corpo trova il suo equilibrio. Se le perdite proseguono per più di quattro mesi dall’inizio della terapia è bene segnalarlo al ginecologo. In modo da regolare il dosaggio.

Sono più preoccupanti i casi in cui le perdite vaginali marroni dipendono da patologie. Per questo è bene indagare la causa dello spotting. Perché le perdite ematiche potrebbero manifestarsi come sintomo di malattie femminili. Come nel caso di malattie quali: l’endometriosi, la vaginite, i fibromi uterini, i tumori. Dopo aver appurato, con delle indagini approfondite la causa, si può seguire una cura ad hoc.