TATUAGGI DISPARI, ECCO PERCHE’ BISOGNA FARLI

TATUAGGI DISPARI, ECCO PERCHE’ BISOGNA FARLI

Ormai i tatuaggi sono sempre più diffusi e sempre di più sono le persone che scelgono di farsene almeno uno. C’è chi se ne fa moltissimi, chi si limita ad uno solo, chi sceglie dei punti in cui si vedranno mai e altri invece che decidono di esporli e metterli ben in evidenza.

Ma avete notato che i tatuaggi dispari sono i  più frequenti?

I tatuaggi dispari sono molto più frequenti rispetto a quelli pari. Questo accade per via di una superstizione che tutti gli amanti dei tatuaggi conoscono, perché si protrae fin dai primi dell’Ottocento.

Gli equipaggi dei marinai europei che si erano recati nelle Isole del Pacifico erano rimasti molto affascinati dall’arte del tatuaggio, e l’avevano portata in Europa dove per lungo tempo era stata proibita dalla Chiesa perché ritenuta una pratica inadatta e medievale.

Nel 1771 l’esploratore James Cook, tornando in patria dopo un viaggio nei Mari del Sud, portò un uomo pieno di tatuaggi ed inventò la parola ‘tattoo’. Era un’alternativa alla parola polinesiana ‘tattaw’, che significava ‘incidere, decorare’.

Dopo questo avvenimento, tra i marinai divenne abitudine tatuarsi come segno di buon auspicio prima delle spedizioni. Secondo l’usanza, bisognava farsi tre tatuaggi: uno prima di partire, un altro al momento dell’arrivo ed un altro ancora prima di tornare a casa.

Avere quindi dei tatuaggi dispari voleva dire essere in procinto di ritornare a casa e dunque essere sani e salvi, oppure essere ancora con la famiglia prima del viaggio. Pari invece significava essere lontani da casa, oppure non essere riusciti a rientrare.

Da tenere anche in considerazione che questa tradizione si è poi diffusa oltre l’ambiente marittimo.

Ad ogni modo, se dobbiamo farci tatuaggi dispari o pari, rivolgiamoci ad una persona molto esperta.

E che presti attenzione all’igiene. Secondo vari studi, infatti, alcuni tra i pigmenti di nero più usati potrebbero essere tossici.