SOFFIO AL CUORE: CAUSE, RIMEDI E QUANDO PREOCCUPARSI

Il soffio al cuore è una condizione molto frequente. Ma è normale che causi grande preoccupazione nel paziente. Soltanto auscultando è frequente che il medico parli di questa patologia, causando una ovvia e giusta apprensione.

Bisogna però tenere in considerazione che, sebbene sembri quasi una patologia cardiaca, può trattarsi di un problema fisiologico e gestibile.

E’ necessario innanzitutto capire in quali circostanze si parla di soffio al cuore.

A differenza della maggioranza delle patologie cardiache, questo è diagnosticabile attraverso l’auscultazione.

Questo a causa del fatto che si parla di soffio quando il flusso di sangue all’interno del muscolo cardiaco produce un rumore molto significativo. Normalmente infatti il flusso non produce nessun genere di rumore.

In alcuni pazienti questo non rappresenta assolutamente niente di allarmante. Si può trattare di una questione fisiologica che non va curata in nessun modo.

Alternativamente l’origine del problema potrebbe essere patologica. E questo è verificabile attraverso esami clinici come l’elettrocardiogramma, l’ecocardiografia ed altri.

L’ipertiroidismo, l’anemia, difetti congeniti del setto inter-atriale o inter-ventricolare, aneurismi aortici, stenosi aortiche possono essere cause patologiche del soffio al cuore. Quando non c’è patologia si parla di fisiologia. In questo caso si tratta prevalentemente di pazienti giovani o giovanissimi.

I pazienti appartenenti a questa fascia di età possono presentare più frequentemente i problema. Questo tende poi a risolversi con l’accrescimento. Di conseguenza è una condizione del tutto benigna.

Talvolta inoltre ha cause persino ansiose. Ma questo non significa che l’ansia possa danneggiare il cuore ma che semplicemente anche in questo caso ha un’insorgenza benigna. Se non c’è alcun collegamento con altre patologie non c’è alcun motivo di preoccuparsi.

Se il medico parla di soffio al cuore non abbiamo motivo di preoccupazione. Nella maggioranza dei casi, come abbiamo visto, la condizione è benigna. E si può verificare tutto attraverso comuni e semplici esami cardiaci.

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