“Dieta ketogenetica”: ecco cosa sapere

Da diversi anni ormai, sentiamo sempre più spesso parlare di questa “ketogenic diet“; ma che cos’è nello specifico? Di cosa si tratta, come funziona e quali sono i suoi cardini principali? Li analizziamo insieme nelle prossime righe.

Dieta chetogenica: in cosa consiste

I cardini fondamentali di questa dieta, riguarda principalmente l’eliminazione quasi totale di tutti i carboidrati. Per cui ciò che è pasta, pane, patate, pizza, avena, cereali e vari tipi di farine, non sono assolutamente contemplati. Allo stesso tempo, l’obbiettivo maggiore, è quello di aumentare l’apporto di cibi grassi al contrario delle altre diete a cui siamo abituati.

Ma a che scopo? È molto semplice: abituando il nostro organismo alla mancanza di carboidrati, da cui esso ricava gli zuccheri necessari per dare energia alle nostre azioni quotidiane, il corpo si ritroverà costretto a rimediare l’energia necessaria dai grassi, andando, così, a consumare massa grassa molto più velocemente del solito. Questo genere di processo, prende il nome di “chetosi“, ed insorge quando negli ultimi 2/3 giorni il corpo ha ricevuto un quantitativo di carboidrati che va dai 20 ai 60g in totale. In questo modo per forza di cose, l’organismo sarà costretto ad avviare questo processo alternativo per guadagnare energie.

 

Cosa si mangia

Un’altra leggera variazione avviene per il quantitativo di proteine, che è leggermente minore nella porzione ma più cospicuo come valore contenuto in ciò che si mangia. Tutte le proteine come carne, pesce, latte burro e derivati, pertanto, sono tranquillamente concesse. Allo stesso modo però, un altro controsenso rispetto ad una dieta “tradizionale” riguarda alcune verdure che si vedono limitate; si tratta di quelle ad un alto contenuto di zuccheri come le carote, le patate e le barbabietole, poichè la loro assunzione comprometterebbe il formarsi della chetosi. Avendo una discreta fonte di zuccheri da cui ricavare l’energia, infatti, il corpo la preferirebbe rispetto a quella dei lipidi (i grassi).

Proprio per dare forza al funzionamento di questo tipo di dieta, inoltre, spesso nei pasti è incluso dell’olio d’oliva in abbondanti porzioni da circa 20g; se vogliamo che il corpo usi i grassi come energia, infatti, allo stesso modo dovremo fornirgliene in buone quantità. In questo caso, dunque, si sceglie l’olio d’oliva che è uno dei grassi migliori che conosciamo.

Per farvi un’esempio di qualcuno dei pasti da effettuare in chetogenica, alcuni di essi comprendono 150g di salmone, 200g di finocchi al vapore, 50g di olive nere e 20g di olio EVO. Un altro potrebbe essere 120g di pollo, 300/400g di verdure cotte in modo leggero e 30g di burro o altri grassi di tipo “sano”. Un’idea per la colazione, invece, potrebbe essere un pudding con 50g di semi di chia e 250g di latte di mandorla, 20g di cioccolato fondente ad altissima percentuale di cacao e 20g di noci. 

Controindicazioni

Nonostante ad alcuni possa sembarre un’ottima idea quella di intraprendere questa dieta, ci teniamo a precisare che il consulto del medico nutrizionista, è SEMPRE necessario. Non si tratta, infatti, di una dieta come un’altra e potrebbe non essere adatta per la vostra situazione in particolare. Sono numerose, inoltre, le controindicazioni che potrebbero insorgere, tra questi abbiamo disidratazione, nausea, annebbiamento mentale, crampi muscolari, stitichezza, palpitazioni ed un senso di stanchezza generale.

Per questa ragione, determinati tipi di dieta come questa sono da mettere in atto solo in casi particolarmente esagerati/gravi in cui la massa grassa da perdere è davvero una grande quantità. Se il vostro obbiettivo è perdere 5/10/20 kg, il nostro consiglio migliore è quello di affidarvi alla classica dieta mediterranea; eccetto qualche piccolo sforzo durante i primi giorni, riuscirete di certo nel vostro obiettivo; quello che non deve mancare sicuramente sono la determinazione e la premura, per il resto, abbiate cura di voi stessi!