Ecco qualche consiglio per una dieta senza nichel

Tra tutte le allergie di cui siamo a conoscenza, la più antipatica, oltre a quella al polline, è l’allergia al nichel. Ultimamente, inoltre, un numero sempre maggiore di persone riscontra questo problema che si suddivide principalmente in due branche: quella da contatto, inerente, quindi a gioielli, posate, pentole ed oggetti in metallo ma anche saponi, indumenti ed accessori; e quella da ingestione che caratterizza, invece, gli alimenti. Questa, nello specifico, si riserva un posto d’onore tra le problematiche più grandi riguardo l’alimentazione e la terapia, risulta essere abbastanza lunga e difficile da intraprendere. Tutti i cibi contenenti il nichel che provocano reazioni eccessive, infatti, devono essere evitati del tutto per poi reintegrasri gradualmente dopo qualche mese. Vista la difficoltà che questo comporta, oggi abbiamo deciso di dispensare qualche consiglio per chi ha la necessità di iniziare una dieta del tutto priva di nichel.

Dieta senza nichel: cosa mangiare?

  • Per quanto riguarda la colazione i cibi più adatti sono latte vaccino, yogurt, alcuni frutti e le loro marmellate, uova, per un’american breakfast, ed infine i biscotti secchi; tenendo conto, però, di controllare che siano fatti con una farina priva di nichel. Per la frutta, invece, la situazione è un po’ più complessa in quanto alcuni frutti hanno un quantitativo di zuccheri tale da contenere al loro interno il nichel in maniera del tutto naturale; alcuni di questi, ad esempio, sono pere, fichi, kiwi, lamponi e mirtilli che dunque sono da evitare del tutto.

Tra la frutta che si può ingerire tranquillamente, invece, troviamo le classiche mele, i mandarini, le arance, il melograno oppure il pompelmo. Da considerare, però, è che la presenza di questo metallo nella frutta dipende anche dal loro metodo di coltivazione; i fertilizzanti, infatti, spesso contentongo numerosi metalli inquinanti. Per questa ragione, in concluisione, è sempre opportuno prediligere della frutta bio.

  • Per il pranzo e la cena, invece, la questione si restringe leggermente; gli alimenti consigliati sono la pasta, (no a farina di mais ed integrale) la quinoa e tra la carne ed il pesce troviamo senza dubbio l’orata, il salmone, i pesce spada, la carne bianca e quella rossa. A seguire ci sono, poi, il prosciutto crudo, la bresaola, la fesa di tacchino, olive e sottaceti; mentre le verdure sono zucca, zucchine, melanzane, e radicchio.

Da evitare tassativamente, invece, è il pomdoro, la verdura ricca di nichel per eccellenza. Nonostante ciò, dobbiamo evidenziare il fatto che, ad esempio, nei supermercati più forniti, esistono delle salse ricavate da pomodori “nichelfree” con apposito certificato che sottolinea come la presenza di nichel sia inferiore ad un terzo di grammo per 1Kg, ossia del tutto nulla.